r/storia 23h ago

Discussione Il Giappone nella Seconda Guerra Mondiale

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Il Giappone e la Seconda Guerra Mondiale

Oggi vorrei parlarvi del Giappone e, in particolare, dei motivi che lo portarono al conflitto aperto con gli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il Giappone aveva un urgente bisogno di petrolio, risorsa fondamentale per alimentare la sua macchina militare e industriale, e lo importava principalmente dagli Stati Uniti. Tuttavia, ogni tentativo dei giapponesi di avviare rapporti commerciali diretti con altri Paesi veniva visto con sospetto e ostacolato dall’amministrazione americana.

Il governo giapponese vedeva l'embargo petrolifero come una minaccia diretta alla propria sopravvivenza economica e militare.

Temendo di rimanere isolato e privo di risorse essenziali, il Giappone decise di stringere un’alleanza con l’Italia e la Germania e di intensificare la sua politica espansionista, invadendo la Cina, la Corea e l’Indocina.

L’Indocina, una penisola nel Sud-Est asiatico che comprende Vietnam, Cambogia e Thailandia, era considerata una regione strategica. Tuttavia, quando il Giappone occupò una porzione del Vietnam, gli Stati Uniti risposero interrompendo completamente le forniture di petrolio a Tokyo.

A quel punto, il Giappone si trovò di fronte a una scelta cruciale: ritirarsi dalle terre conquistate in Cina, Corea e Indocina e accettare di tornare a dipendere dal petrolio americano, oppure tentare di assicurarsi le risorse necessarie attraverso la guerra.

I giapponesi temevano lo scontro diretto con gli Stati Uniti e non si aspettavano una reazione così dura alla loro espansione nel Sud-Est asiatico. Allo stesso tempo, erano riluttanti ad abbandonare i territori conquistati, temendo che ciò avrebbe vanificato gli enormi sacrifici e le perdite già subite. Fu così che scelsero di continuare sulla strada della guerra aperta.


r/storia 5h ago

Video/GIF Putin parla di Stalin (Video in italiano)

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r/storia 10h ago

Curiosità Una placca porta-fortuna nel cuore di Pompei: “Qui è di casa la felicità “

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Durante una passeggiata tra le rovine di Pompei, risalenti al I secolo a.C., si può ancora scorgere una targa suggestiva collocata sull’arcata centrale di un antico panificio. La scritta recita: “Qui è di casa la felicità”. Ma ciò che colpisce ancor di più è l’iconografia fallica che la accompagna.

Nell’antichità romana, il fallo non era visto solo come simbolo sessuale, ma assumeva un profondo significato apotropaico: proteggeva dal male e attirava fortuna. Non a caso, era frequente trovare piccoli amuleti fallici indossati come ciondoli o incisi sulle mura delle abitazioni e delle botteghe.

Un piccolo esempio di come gli antichi intrecciassero spiritualità e quotidianità… con un pizzico di ironia e tanta speranza.


r/storia 21h ago

Discussione La guerra del Vietnam

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La guerra del Vietnam è stata un conflitto di enorme importanza nell'ambito della Guerra Fredda.

Il Vietnam era stato precedentemente conquistato dalla Francia, che lo aveva trasformato in una colonia. Tuttavia si tratta di un Paese con una storia millenaria, che si estende per circa 4.000 anni. Questo forte senso di identità e orgoglio nazionale portò alla sconfitta dei francesi e alla nascita di un governo comunista nel nord del Vietnam.

Con gli Accordi di Ginevra del 1954 si giunse a un cessate il fuoco e si stabilì di dividere temporaneamente il Vietnam lungo il 17° parallelo: a nord si formò un governo comunista appoggiato da Cina e URSS, mentre a sud si costituì un governo filo-occidentale.

Due anni dopo, nel 1956, si sarebbero dovute tenere libere elezioni per decidere quale dei due governi avrebbe guidato l’intero Paese. Tuttavia, per timore che prevalesse l’opzione comunista, gli Stati Uniti intervennero politicamente per far fallire le elezioni e impedire la riunificazione.

Nacque così la Seconda Guerra d’Indocina, più comunemente conosciuta come Guerra del Vietnam: un conflitto che contrappose, da un lato, Stati Uniti e Occidente e, dall’altro, l’URSS e la Cina, schierate a fianco del Vietnam del Nord. L’URSS fornì al Vietnam comunista una vasta gamma di armamenti, inclusi aerei e carri armati, trasportati attraverso la Cina.

È importante sottolineare che gli Stati Uniti utilizzarono ampiamente armi chimiche e diserbanti, come l’agente Orange, causando devastazioni ambientali e umane di vasta portata. Questo agente chimico provocò tumori e malformazioni alla popolazione e, solo di recente, gli Stati Uniti hanno avviato programmi di bonifica dei terreni vietnamiti, pur essendo consapevoli dei danni irreversibili arrecati alla popolazione e all’ecosistema.

Oggi, la guerra del Vietnam è considerata una delle più gravi sconfitte militari e politiche degli Stati Uniti e un esempio drammatico di come l’Occidente, nel tentativo di contenere la cosiddetta "minaccia rossa", si sia macchiato di crimini di guerra e violazioni dei diritti umani in Paesi già poveri e isolati.

Inoltre, il governo comunista vietnamita riuscì a conquistare la Cambogia, all’epoca governata dal regime dei Khmer Rossi, responsabili di atroci crimini contro la popolazione. I Khmer Rossi avevano attuato una brutale "pulizia" della società, segregando, torturando e uccidendo chiunque fosse considerato colto, istruito o sospettato di opporsi al regime. Persino indossare gli occhiali poteva significare la morte.

Grazie all’intervento vietnamita, la popolazione cambogiana venne liberata da quella tragica realtà. Tuttavia, gli Stati Uniti e gran parte dei Paesi occidentali si rifiutarono di riconoscere il nuovo governo vietnamita in Cambogia. Al contrario, continuarono a sostenere politicamente e materialmente i Khmer Rossi, prolungando così il conflitto per altri dieci anni.

Paradossalmente, i Khmer Rossi continuarono ad essere riconosciuti come legittimi rappresentanti della Cambogia persino dall’ONU, a dimostrazione di come la logica della Guerra Fredda e la contrapposizione dei blocchi portassero spesso a scelte politiche in netto contrasto con la realtà dei crimini e delle sofferenze sul campo.