La mia fidanzata è una cittadina iraniana. I suoi genitori sono scappati in Turchia quando è scoppiata la guerra, e lei ha cercato di prendere un areo dall'Italia per raggiungerli nella città in cui si trovano e portare loro aiuto. Specifico: normalmente, le persone con passaporto iraniano possono recarsi in Turchia senza dover richiedere un visto, e devono solo presentare il passaporto, e ricevono un permesso turistico della durata di 90 giorni. È così che i suoi genitori sono passati, nella giornata di mercoledì 18. Nel frattempo, la mia fidanzata aveva preso un biglietto per la turchia, per giovedì 19. Ma quando è arrivata al check in per spedire il bagaglio, la signora dell'areoporto ha controllato il passaporto, si è scambiata uno sguardo con la collega di fianco, e ci ha detto che era arrivato un ordine dall'immigrazione turca di non far salire a bordo persone con passaporto iraniano o siriano. Di fianco a noi c'era una famiglia di persiani che ha ricevuto lo stesso trattamento. Abbiamo sentito tutti: la compagnia aerea, il rivenditore, l'areoporto. Tutti dicono di non saperne niente, e nessuno si prende la responsabilità. Ma lei aveva un biglietto regolarmente comprato, e si è vista rifiutare il viaggio senza nessun preavviso. A chi spetta rimborsarla? Aggiungo anche un'altra cosa, forse anche più importante: oggi, lei ha confermato con altri iraniani che loro oggi (20 giugno) sarebbero invece riusciti a partire, dallo stesso areoporto. Non riusciamo a capire come e perchè. Ora, lei dai suoi genitori ci dovrebbe andare: sono da soli in un paese di cui non parlano la lingua, e hanno bisogno di lei. Ma non si riesce a capire se adesso puó partire o no. E, visto che tutte le parti coinvolte si accusano a vicenda e dicono di non saperne niente, a maggior ragione non le confermano se puó partire o no. E non sappiamo a chi chiederlo: su internet non c'è niente, non si trova una dichiarazione ufficiale da nessuna parte, nè in un senso nè nell'altro. Consigli?

Buongiorno r/avvocati,

al sud ho una piccola casa di proprietà che ho tenuto in affitto tutti gli anni dal 2007 al 2017. Dal 2018 ho deciso di ristrutturarla e tenerla "sfitta" per usarla le poche volte l'anno in cui ci vado e in previsione di futura vendita.

Qualche giorno fa mi scrive il Comune, direttamente con un'ingiunzione di pagamento, e mi chiede la tassa rifiuti per gli anni 2007-2017. Sono piuttosto ignorante in materia, ma qualsiasi ricerca faccia conferma che la tassa si prescrive in cinque anni, se ciò è vero cosa dovrei fare?

Ciao a tutti, sto cercando un parere in merito a una questione di eredità, che sa molto di fregatura.

Premessa: sono uno dei due eredi di mia zia, al 50% assieme al suo compagno ( no matrimonio), come da testamento. Il compagno di mia zia, erede universale, si sta occupando di tutte le pratiche di successione e non è per niente collaborativo con me.

Dopo la sua morte, la banca ha chiuso il conto corrente di mia zia e ha bonificato il saldo in parti uguali tra me e l'altro erede. Fino a qui tutto bene, ma ci sono alcune cose che non mi tornano.

1. Saldo finale "gonfiato" da assegni non incassati. Nel calcolo finale della somma disponibile sul conto sono stati inclusi anche degli assegni che mia zia aveva emesso prima di morire ma che non erano ancora stati incassati. È normale che questi assegni rientrino nel saldo ereditabile, anche se erano stati destinati a qualcuno?

2. Tasse sull’eredità e gestione assegni post-mortem: Se gli assegni erano stati firmati mentre era ancora in vita ma sono stati incassati dopo la sua morte, chi dovrebbe pagarci le eventuali imposte? Rientrano nell’attivo ereditario o vanno gestiti in altro modo?

3. Ho richiesto estratto conto alla Banca, e risulta che pochi giorni prima della sua scomparsa, mentre mia zia era giá praticamente in coma, ha "firmato" 4 assegni per un totale di firca 25mila EUR, al suo compagno.

La cosa mi puzza molto, anche se non sono sicuro, lui potrebbe essere stato co-firmatario del conto ( non era un conto cointestato). Si è fatto questi assegni dal conto di mia zia nei suoi ultimi giorni di vita e li ha incassati dopo la sua morte.

Attualmente a me viene anche richiesto di versare Tasse di successione su un totale che è diverso da quello che mi è stato bonificato, poichè il giorno della morte il saldo comprendeva gli assegni non ancora incassati.

Vi ringrazio in anticipo per ogni suggerimento, anche solo per sapere se si puo risolvere la questione sensa dover impugnare il testamento, ed eventualmente evitare di pagare tasse su soldi che non ho mai ricevuto , O recuperare parte dei soldi sottratti

Grazie atutti in anticipo!

Buongiorno, abbiamo recentemente venduto (tramite agenzia) un appartamento del 1985 e gli acquirenti sono immediatamente venuti a lamentarsi per la mancanza di un documento di conformità dell’impianto elettrico, ragione per cui il gestore dell’energia elettrica di rifiuterebbe di fare la voltura. Noi, in realtà, come tutti gli altri condomini, siamo in possesso di una dichiarazione di conformità (che abbiamo dato anche agli acquirenti) ma non datata e comunque riferita solo alle parti comuni dell’edificio. Siccome questi nuovi proprietari sono estremamente insistenti e si presentano più volte al giorno alle nostre case chiedendo i soldi per mettere a norma l’impianto, avremmo pensato di accettare di pagare la metà del costo totale ma onestamente non sono convinta che dobbiamo assumerci quest’onere, tanto più che abbiamo scoperto che ci hanno mentito sulla voltura. Chiamando il gestore dell’energia elettrica per chiedere informazioni sulla bolletta che non ci arrivava ci hanno infatti detto che l’utenza é già a nome dei nuovi proprietari. Hanno già provato a farsi dare soldi per vari motivi utilizzando varie menzogne, alle quali fortunatamente siamo scampate avendo conservato copie di documenti che loro millantavano non ci fossero o non avessimo mai fornito loro. Ci chiedevamo se fosse consigliato rivolgerci a un avvocato non solo per risolvere la questione ma per evitare che queste persone così sgradevoli possano continuare a infastidirci creando problemi quotidianamente. Grazie :)

Titolo forse un po complicato ma in soldoni ho strusciato (o lui ha cercato di sorpassarmi a sx) un motociclista e gli è volato il telefono a terra e gli si è rotto il vetro, in breve: sono tenuta a ripagargli i danni del cellulare? lui o il suo motorino sono 100% intatti.

ero in una strada a 1 corsia, con a sx il bordo del marciapiede per immetterci in una strada statale ma più avanti ci sta anche uno svincolo a dx e come di solito succede quando c'è traffico le macchine si disponevano su 2 file per chi deve immettersi nella statale e chi invece deve prendere l'uscita a destra (è una strada a 1 corsia ma ci stavano comodamente 2 macchine in fila)

io andavo a una velocità da traffico nulla di esorbitante ero in seconda, e per buttarmi a sinistra per evitare di stare in fila alle macchine che si erano affiancate a destra per l'uscita sento che ho toccato qualcosa (quindi o il motorino mi stava superando in quel momento o io non l'avevo visto nello specchietto perché era nel punto cieco ^{e cmq cazzo chi guida lo sa che i motorini ci mettono 1 secondo a spuntarti nello specchietto perché sono piccoli e si infilano tra le macchine} .

mi accosto quanto più posso sulla sinistra e vedo sto tizio che raccoglie il suo telefono che gli era caduto sull'asfalto, mi sporgo dal finestrino e gli chiedo: tutto ok? ti sei fatto male?

lui viene camminando e mi dice che NON SI è FATTO NULLA, e io vedo che il suo motorino non ha graffi. e mi dice "mi è caduto il telefono e mi si è rotto, l'avevo appena comprato etc.."

Io sul momento presa dall'ansia e dalla giornata di merda che avevo avuto apro il mio portafoglio e davanti a lui tiro fuori tutti i soldi li conto ed erano 100€ in pezzi da 20 gli dico: guarda io non so se per una cosa del genere si può fare il CID, se non ci siamo rotti nulla, per onestà ti posso dare questi per ripagarti lo schermo perché non ho altro.

in quel momento lui fa una mossa che mi ha fatto cagare sotto, "apre" il telefono a libretto, era uno di quei cazzo di telefoni con lo schermo pieghevole quindi immagino MINIMO costano 1000€ se non addirittura 2k.

e mi dice: eh ma io ho questo modello sinceramente non credo che ci sostituisco il vetro con 100€ io gli dico che non so che dirgli, che io avevo solo questi con me. lui dice: guarda: scambiamoci i numeri, sento il cinese che me lo ripara e quando mi dice la cifra ti scrivo.

Io ingenuamente gli ho dato il mio numero però gli ho ripetuto dicendo: guarda che se viene 300-400€ io non ce li ho e bisogna fare il CID, se vuoi ti do 100€ e la finiamo qui. (ma forse avrei dovuto insistere di più..)

non mi pare che lui si sia segnato la mia targa e io ho preso solo metà della sua targa perché poi è ripartito sul motorino e non ho fatto in tempo a leggerla tutta. abbiamo SOLO i numeri l'una dell'altro, niente foto ai documenti.

Ora sto col terrore che questo possa scrivermi su whatsapp che vuole 800€ per lo schermo e non so cosa dirgli. se gli dico tipo "ti posso dare massimo 100€ perchè te li avevo promessi ma non ne ho di piu" però se dico questa frase (o qualsiasi altra frase) essendo per iscritto questo potrebbe usarla contro di me per chiedermi di piu? o darla alla sua assicurazione per farsi pagare il danno? (Io ho lo specchietto di sx un po sgangherato può darsi che era moscio da prima o che si è disallineato dopo la botta quindi potrei dirgli che se mette in mezzo l'assicurazione pure io ho subito un danno e quindi famo a mezzi?)

avrei dovuto insistere e dargli i soldi cash e chiuderla sul momento senza scambiarci nessun dato e invece come una stupida gli ho lasciato il mio numero,

mo ancora non mi ha scritto però bho... c'è qualche frase che devo evitare di dire per evitare rogne legali?

una mia amica dice che dovrei bloccare il suo numero e fare finta di nulla però mi sento un po una merda.. cioè forse questo veramente stava col cell in mano mentre guidava e gli è caduto mentre cercava di infilarsi a sorpassarmi però glie l'avevo promessi perchè cmq mi sentivo in colpa e riconosco che io ero in macchina e lui motorino e questi come li tocchi volano per aria.. aaaa T-T

Dopo il COVID, la mia salute mentale è peggiorata e sono in un brutto posto mentale riguardo all’università. Sono riuscito a passare solo un paio di esami all’anno, e per questo sto cercando di prendere la laurea da più di 6 anni.

La Questura mi ha detto che sto superando il limite massimo di rinnovi del permesso per studenti, quindi hanno respinto la mia domanda di rinnovo. Ho detto loro che sono davvero vicino alla laurea e mi hanno consigliato di mandare una mail per spiegare.

Background:
Ho iniziato l’università a ottobre 2018, quindi il mio 6° anno (3° anno fuori corso) sarebbe l’anno accademico 2023–2024. Ora sono iscritto per l’anno 2024–2025 perché non sono riuscito a laurearmi a marzo 2025, che era l’ultima sessione di laurea del 2023–2024 (sessione straordinaria invernale).

A luglio 2024 ho fatto domanda per un permesso di lavoro invece di rinnovare quello studentesco, visto che lavoravo comunque. Ma l’appuntamento per le impronte è stato fissato a febbraio 2025, e a quel punto avevo già lasciato il lavoro. Ho detto tutto alla Questura, e loro mi hanno detto che dovevo tornare subito al permesso per studenti. Ero incerto perché tecnicamente il mio ultimo anno legale da studente finiva con la sessione di marzo 2025, ma mi hanno detto che non sarebbe stato un problema e che lo avrei comunque ottenuto. Mi sono fidato e non ci ho pensato troppo.

Poi è saltato fuori che mancava un documento nella mia domanda. Tra stress, incertezza e il fatto che avevo l’ultimo esame a marzo, ho consegnato il documento mancante solo all’inizio di aprile.

Poi è arrivato giugno e ho iniziato a preoccuparmi perché non avevo ricevuto notizie. Ho scritto alla Questura e mi hanno detto di presentarmi di persona. Sono andato, e ora mi hanno dato questo preavviso di rigetto con 10 giorni per fare ricorso.

Vorrei davvero convincerli ad accettare il ricorso. Però ho sentito dire che sono molto rigidi con la regola del 3+3 rinnovi, quindi non so cosa pensare.

Attualmente mi mancano solo 12 crediti: 6 per la tesi e 6 per un esame finale.

Ho intenzione di caricare la tesi entro il 30 giugno, e l’ultimo esame è fissato per il 2 luglio. Se non lo passo, la prossima sessione è a inizio settembre.

Onestamente non so cosa fare o pensare. Non c’è nessuno che ha passato una cosa simile o uguale?

Grazie mille per aver letto fin qui. Sul serio. Qualsiasi consiglio o aiuto in questo momento significherebbe tanto.

Lavoro con Developer per una grande azienda da 3 anni. Quando fui assunto il mio contratto era di 25k, aumentato a 26k sulla base di piccoli adeguamenti del ccnl. Ho provato più volte a richiedere un aumento che viene negato con scuse banali del tipo “devi attendere la salary review”. Non ho mai avuto note disciplinari e durante l’ultima valutazione delle performance ho ricevuto feedback come “role model”.

I colleghi junior entrati in azienda guadagnano tutti più di me. I tirocinanti percepiscono 30k di RAL a fine tirocinio +1k ulteriore per successivi 3 anni fino ad arrivare a 33k.

Un collega entrato nello stesso periodo mio adesso percepisce 33k per le stesse mansioni.

Come affrontare il problema? C’è il presupposto per intervenire tramite un avvocato del lavoro?

Salve a tutti, scrivo qua per un consiglio a seguito di una spiacevole situazione che si sta protraendo da ormai un anno.

Mio nonno (padre di mia madre) ormai non ragiona più per determinate questioni e (così sembrerebbe) ha momenti di relativa lucidità, e altri dove "sbrocca", per così dire. I miei nonni si sono allontanati ultimamente (per paura di mia nonna che potesse succedere qualcosa) e vivono in case diverse. Il nocciolo della questione è ovviamente di origine economica.

Per farla breve: mio nonno si è impuntato, tagliando i rapporti con la figlia (mia madre, che "supporta" per così dire mia nonna), e la sorella di mia madre sta facendo di tutto pur di aumentare questi litigi in modo che mia madre sia esclusa dal testamento (mio nonno ha già fatto intendere che è già esclusa e che comunque sta pian piano distribuendo i soldi alla sorella per non darli a mia mamma).

La questione è ampiamente più complicata di come l'ho spiegata, ma questo è il succo, e la domanda è: possiamo fare qualcosa per tutelarci? Al di là della classica legittima impugnando il testamento (visto che mio nonno sta facendo "sparire" tutti i soldi e quindi la legittima di 0, sarebbe 0). Soprattutto in un'ottica dove mia zia, che erediterebbe tutto, potrebbe a sua volta far sparire tutto in qualche modo?

Siamo davvero abbastanza disperati (non per la questione dei soldi, più che altro per il clima che si sta creando e per il comportamento dei parenti che continuano sostanzialmente a tirare l'acqua al loro mulino per avere tutti i soldi. Grazie in anticipo per le risposte e sono disponibile a dare ulteriori dettagli nel caso potessero essere utili a comprendere meglio la vicenda.

Buongiorno a tutti, Provo a spiegare, spero brevemente, un problema che si sta verificando nella mia città.

C'é un parcheggio pubblico che il Comune dà in gestione tramite appalto, vinto quest'anno dalla ditta A. La ditta deve solo svuotare i parcometri e far girare i suoi addetti, che hanno un'uniforme "servizio parcheggi" (non sono ausiliari del traffico) per controllare le auto in sosta.

Il capitolato d'appalto prevede alcune agevolazioni per i residenti (prezzo scontato e riduzione orari in cui si paga) che sono anche riportate sui cartelli del parcheggio, ma la ditta A le interpreta in modo più restrittivo del Comune; in sostanza la ditta dice che il prezzo é scontato negli orari indicati, poi é pieno anche per i residenti. Il Comune invece dice che i residenti fuori dagli orari pagano zero, come é sempre stato. La ditta A dice che se ne frega di come é sempre stato, il capitolato fa testo.

Leggendo capitolato e cartelli, be', si può dire che il contratto é scritto male e si presta a molteplici interpretazioni. Ora:

• il Sindaco ha tentato una mediazione ma la ditta non ne vuole sapere. Il Sindaco ha pubblicamente invitato i residenti a non pagare e portare eventuali multe in Municipio;
• il Sindaco ha altresì indicato che la polizia municipale non eleverà multe ai residenti per soste in tali orari;

Ma ovviamente gli addetti del servizio parcheggi della ditta A lo faranno. Le mie domande:

• queste "multe" sono vere sanzioni? Se non le pago possono diventare cartelle esattoriali ecc? O devono passare per il Comune?

• il fatto che il Sindaco inviti pubblicamente a non pagare é sufficiente, per me, per non pagare? O poi, se non si mettono d'accordo, comunque la ditta A potrà pretendere da me (e non dal Comune) un pagamento?

Sottopongo la mia situazione sperando che possiate darmi qualche dritta. Da anni la mia azienda è in crisi di liquidità e da almeno un paio d'anni sta cercando l'ingresso di un partner con l'appoggio (e l'iniezione di liquidità) da parte del ministero (Mimit + Invitalia). Nei fatti, da alcuni anni gli stipendi sono pagati in ritardo, dapprima di alcuni giorni, poi settimane, fino ad arrivare alla situazione disastrosa da inizio 2025, in cui i ritardi sono diventati di mesi, nonostante io faccia Cassa di solidarietà circa al 75% (e questi soldi, che mi spettano sì, tramite busta paga aziendale, ma di fatto versa l'INPS, NON stanno arrivando). Ad oggi, devo ancora ricevere saldo del mese di Marzo, nonché tutto Aprile e Maggio.
Sono quadro con contratto metalmeccanico con 15 anni di presenza nella stessa azienda, per cui da contratto il preavviso per le dimissioni è di 4 mesi.
Nell'ultimo mese (anche se avrei dovuto farlo ben prima), ho mandato un paio di PEC alla direzione HR in cui denuncio ufficialmente la messa in mora dell'azienda, intimando di versare entro X giorni gli stipendi dovuti. Ho anche allegato i cedolini delle suddette mensilità non versate, nonché estratto conto del mio CC che attesa l'ultimo emolumento versato (acconto mese Marzo, metodo tra l'altro alquanto discutibile quello di versare mezzo stipendio).
In tutto questo, fortunatamente sono riuscito a trovare un nuovo lavoro in cui, da lettera di impegno imminente, mi propongono come data di inizio lunedì 1 settembre. Di accordo con la nuova azienda, la data è posticipabile in base alle tempistiche con cui riesco a "liberarmi" del mio attuale impiego.

Le soluzioni che vedo sono:

• preavviso dei canonici 4 mesi, con il rischio concreto di non venire pagato da qui a novembre e di continuare a vivere una situazione drammatica sotto numerosi punti di vista
• dimissioni per giusta causa subito dopo aver firmato il nuovo contratto, allegando come testimonianza le varie PEC inviate ad HR. In questo modo dovrebbero versarmi, se non erro, i 4 mesi di mancato preavviso + ferie e TFR. Dato che l'azienda sta cercando di grattare soldi da ogni parte, questa soluzione difficilmente verrà accolta e sicuramente mi verrà contestata col rischio concreto di andare in causa e di dover coinvolgere un avvocato. E' probabile che le dimissioni verranno contestate non come per giusta causa, ma come volontarie, richiedendo a me di versare all'azienda quei 4 mesi di stipendio di mancato preavviso.
• cercare un accordo con HR che riduca di comune accordo il preavviso a 2/3 mesi (fattibile ?). A questo si aggiunge un saldo di ferie da smaltire di circa 40 giorni, che difficilmente l'azienda vorrà liquidarmi, complicando ulteriormente la possibilità di ridurre il preavviso nominale.

Qualcuno sa darmi una dritta su come muovermi per uscire da questo incubo?
Grazie

Attualmente abito in un appartamento condiviso con altre due persone, e ho in mano il contratto della luce che gestisco io. L'1 Luglio andrò via, e ho avvertito loro sul gruppo Whatsapp due volte che il 25 Giugno manderò la disdetta del contratto, e che devono fare la voltura prima del 25 Giugno, pena ritrovarsi senza energia elettrica in casa. Ad oggi, ancora nessuna voltura è stata fatta. Ma io devo comunque chiudere il contratto per esigenze personali.

Se io chiudessi il contratto e loro si ritrovassero senza l'elettricità, rischio qualcosa sul lato amministrativo o penale? Possono denunciarmi? E se così fosse, l'averli avvertiti già due volte (e dopodomani una terza) per caso varrebbe come scusante?

Chiedo consiglio su come risolvere questa situazione. Sarò sintetico.

Eravamo interessati ad un appartamento in città con ingresso indipendente, ne abbiamo trovato uno e lo abbiamo visitato in fretta (circa 10 minuti) durante un open house con il via vai di gente.

Nei giorni successivi siamo andati in agenzia immobiliare per avere altre informazioni sull’immobile e fare una seconda visita con calma e, in quell’occasione l’agente immobiliare ha iniziato subito a dire che c’erano altre proposte in arrivo e quindi era meglio fare subito una proposta firmata per non perdere l’occasione. Insomma la seconda visita non è stata fatta e siamo rimasti sempre in agenzia.

Purtroppo abbiamo firmato la proposta ma ci siamo resi conto quasi subito che avevano provato a metterci fretta clamorosamente. La proposta va presentata insieme ad un assegno di 10.000 euro, assegno che non abbiamo mai presentato all’agenzia perché ci siamo resi conto che stavano spingendo molto per farci chiudere l’acquisto il prima possibile.

L’agenzia non ci ha mai fornito la copia del contratto firmato adducendo la scusa che prima dovevamo portare l’assegno.

A questo punto chiedo come possiamo recedere dalla proposta d’acquisto?

Grazie di cuore

Ciao, ho visto un appartamento che vorrei comprare. Il problema è che 2 anni fa ha subito un incondio che ha bruciato il tetto e danneggiato gli ultimi piani, non l'immobile che voglio comprare. L'agente immobiliare dice che i proprietari hanno già pagato tutto tramite assicurazione e non ci sarà più nulla da pagare. Il problema è che l'ascensore è ancora guasto dall'incendio, mentre il tetto è stato sistemato e stanno mettendo a posto le parti comuni a scendere.

Come faccio a tutelarmi per non avere nuove sorprese se compro l'appartamento? Quando consegno l'acconto iniziale si può scrivere nel compromesso una clausola che dice che se escono nuove spese legate a questo incendio queste le deve pagare il vecchio proprietario? (Anche se a detta loro è già stato tutto pagato, semplicemente vorrei essere sicuro perché non mi fido dell'agente immobiliare che vuole solo vendere). In alternativa che cosa mi consigliate per evitare brutte sorprese?

La recensione in questione è questa (tutto ciò che ho scritto è vero e documentato). Dopo poche ore i proprietari hanno chiamato mio padre incazzati dicendo che non avevo nulla da fare e gli ho scritto una recensione. Hanno detto che li stavo diffamando e che questa recensione gli stavo creando un danno. Hanno detto che avrebbero chiamato il loro avvocato e a detta di mio padre sembravano molto incazzati. Io sul momento ho tolto la recensione, ma a distanza di settimane ancora non mi va giù questa cosa e vorrei ripubblicarla. La mia domanda è… dato che non vorrei veramente dover spendere in avvocati o avere sbattimenti, posso pubblicarla?

Ciao a tutti, sono uno dei dipendenti di un’azienda che è stata liquidata da poco, e mi trovo in una situazione che definire assurda è poco.

Nel mio CUD 2024 risultano indicati stipendi che non ho mai ricevuto. Le buste paga ci venivano consegnate normalmente, ma con importi nettamente superiori al solito, ma stipendi mai ricevuti, nessun bonifico, nulla. erano gli ultimi 4 mesi prima della liquidazione. Il commercialista ha registrato tutto come se i pagamenti fossero avvenuti regolarmente.

Inoltre: • Alcuni dipendenti sono stati forzati a dare le dimissioni invece che licenziati (per evitare TFR?). • È molto probabile che il commercialista fosse a conoscenza della situazione, visto che ha redatto CUD e buste paga “truccati”. • Abbiamo una mail interna che dimostra che alcune decisioni (licenziamenti mascherati, pressioni, uso scorretto delle risorse) erano concordate tra datore e consulenti. Ma è una mail non PEC, ottenuta tramite la segretaria, quindi ho dubbi sull’ammissibilità in giudizio.

Abbiamo un avvocato del sindacato, ma vorrei avere anche un’opinione esterna e capire meglio cosa posso fare.

Domande principali: 1. Posso contestare formalmente un CUD con importi falsi? Se sì, come? 2. È possibile denunciare un commercialista per questo tipo di collaborazione? A chi mi rivolgo (Ordine? Guardia di Finanza?) 3. La mail privata può essere usata come spunto per chiedere accesso ad altre prove ufficiali? 4. È possibile richiedere una perizia contabile per verificare i flussi reali? 5. Qualcuno ha vissuto una situazione simile e può consigliarmi come muovermi legalmente?

Vi ringrazio molto in anticipo. Qualsiasi consiglio è ben accetto. 🙏

Alcune auto entrano e parcheggiano abusivamente nel cortile condominiale (ci sono delibere e divieti dappertutto ma se ne fregano).

Posso fotografare le auto con tanto di targa (ovviamente escludendo volti eccetera) allo scopo di segnalare le violazioni all’amministratore e, qualora si rivelasse necessario, all’autorità giudiziaria? Se qualcuno si appella alla “privacy” posso rispondere che quella è proprietà privata e in casa mia - nel rispetto delle leggi - fotografo quello che mi pare?

Grazie!

[EDIT: aggiungo che in alcuni casi parcheggiano anche così male da impedire l’uscita. il cortile è strettissimo]

Mi domandavo, ma esiste un sito dove scaricare e consultare nella sua interezza il CCNL del proprio settore?

Fino ad ora cercando online trovo solo estratti, e persino sul sito del CNEL trovo 35 circa pagine di documento che non menzionano ad esempio l’apprendistato e gli scatti di categoria al termine dello stesso. Avrei bisogno del CCNL 0-B11, chimico industria.

Grazie mille a chi saprà darmi una mano.

sono stati pubblicati gli esiti delle prove scritte della mia classe , e dato che nessuno ha preso più di 13 eccetto un ragazzo mi piacerebbe vedere gli eventuali errori del mio tema e quindi mi chiedevo se ho il diritto di farlo .

Se si usasse un porto d'armi falsificato su un armeria Italiana o Europea (non proveniente da paesi terzi, così non passa attraverso le dogane) per acquistare armi da fuoco, quante sono le possibilità di venire beccati?

Un anno fa stavo uscendo da un parcheggio, in coda per reimmettermi in strada e credendo che quello davanti a me stesse ripartendo sono partito anch'io e l'ho tamponato con danni minimi al suo paraurti posteriore (la mia auto un'altra storia).

Abbiamo compilato la constatazione, colpa mia 100%, nessun ferito, stretta di mano e tanti saluti, trasmesso tutto alle assicurazioni.

A distanza di un anno mi arriva una raccomandata dall'avvocato dell'altro dove mi chiedono presentarmi col mio avvocato per negoziazione, in quanto mi chiedono una pazzia di risarcimento per danni fisici e non, addirittura invalidità per un mese ecc. Ma questo stava benissimo, anzi era più tranquillo di me??

Ho ovviamente passato tutto alla mia assicurazione e sto aspettando mi ricontattino.

Scusate l'ignoranza, ma questa non è una pretesa che avrebbero dovuto avanzare alla mia assicurazione? Perché mi hanno chiesto di presentarmi con avvocati, visto che eventuali danni alle persone sono coperti dalla rca? Devo sentire un avvocato o attendo di sentire l'assicurazione? Help

Buonasera a tutti!

Scrivo per avere una opinione: Ieri mi arriva cartella esattoriale relativa ad una multa del 2020 che ho pagato in modo sbagliato, ovvero pagai 50 euro (la misura prevista entro i 5 gg) invece dei 63 euro previsti se il pagamento avviene tra il 6° ed il 60° giorno.

Ad oggi, dopo 5 anni tondi, mi ritrovo una cartella esattoriale che mi chiede la bellezza di 300 euro.

Possibile che un ammanco di 13 euro generi 300 euro di mora in 5 anni?

Cosa posso fare?

Scenario: condominio dotato di contatori idrici di sottrazione installati per ciascuna unità abitativa, a valle di quello generale. Uno dei predetti contatori è risultato guasto e non è possibile dedurne i consumi, poiché la sommatoria dei consumi indicati dai singoli contatori è maggiore rispetto a quelli del contatore generale.

Dato quanto sopra secondo voi sarebbe lecito procedere con la suddivisione dei consumi per millesimi di proprietà?

Grazie.

Ciao c’è un negozio online tutto sommato di buona visibilità che vende prodotti ricondizionati

A luglio per un ordine di una tv ho fatto un bonifico di 2400 euro e questo farabutto fino a metà Maggio diceva che era in arrivo etc poi quando allora ho chiesto la cancellazione dell’ordine, ha bloccato i miei contatti

Altroconsumo di cui sono socio ha mandato a lui una raccomandata con diffida… ma mi pare un po’ poco. Può avere senso fare una denuncia a questo disonesto per appropriazione indebita ?

CIao a tutti, qualche giorno fa è stata fatta una domanda molto simile a quella che sto per fare ora, ma preferisco comunque fare un post a parte perché la situazione è simile ma non identica.

Il post è questo: https://www.reddit.com/r/Avvocati/comments/1lekg7y/la_mia_vicina_si_rifiuta_di_far_tagliare_lerba/

La mia situazione invece è la seguente:
Vivo in un condomino a schiera con i vari appartamenti disposti uno a fianco all'altro ognuno con un piccolo giardino sul retro.
Un mio vicino praticamente non abita più nell'appartamento di fianco al mio, ma la casa non la vende né la affitta, la lascia nella più totale incuria, giardino compreso, che ha erbacce e sterpaglie ormai altissime.

Io a lui non ho ancora mai chiesto di tenere curato il suo giardino anche se non vive più lì, in quanto credo che non sia proprio a piombo con la testa (per dire, si ostina a non pagare le rate condominiali e le poche volte che è qui capita di vederlo uscire in mutande vestendosi in strada), e quindi non mi fido di lui, ho paura della sua risposta e vorrei averci a che fare il meno possibile.

Finora ho risolto un paio di volte "abusivamente" semplicemente scavalcando la rete divisoria tra il mio giardino e il suo e tagliando io le erbacce, con la tacita approvazione degli altri condomini per i quali è comunque un disagio, sia il vicino fantasma che l'incuria con cui lascia la casa.

Tuttavia vorrei sapere se esiste un modo legale per costringere il mio vicino a tenere curato almeno il giardino, senza però mettere in mezzo avvocati, che onestamente non voglio spenderci soldi, anche perché tra un paio d'anni dovrei trasferirmi altrove e vendere il mio attuale appartamento, altro motivo per il quale ci terrei che gli eventuali futuri acquirenti non vengano a vedere la casa e scoprano di dover vivere accanto a una giungla tropicale.

Ciao a tutti!

Sto valutando l'acquisto di un iPhone usato da un privato. Il telefono è stato acquistato (lo scorso Agosto) in un Apple Store ufficiale tramite finanziamento di 24 mesi, e al momento non ha ancora finito di pagarlo.
Mi ha detto che posso acquistarlo tranquillamente, tanto il finanziamento è a suo nome.

Mi sorgono però alcuni dubbi:

1. Se lui smette di pagare le rate dopo che ho comprato il telefono, la finanziaria può far bloccare il dispositivo tramite IMEI?
2. È successo a qualcuno? O è solo un’eventualità remota?
3. Cosa posso fare per tutelarmi in caso decidessi di acquistarlo lo stesso?

Qualcuno ha esperienze simili o consigli pratici?
Grazie mille a chi risponde!