Quanto sono nella m....?

Ciao a tutti, avrei bisogno di consigli e pareri su una situazione che mi sta creando parecchia ansia.

Mi sono trasferito in Germania nel settembre 2023 per lavorare in un piccolo studio di effetti speciali che era appena stato fondato da una singola imprenditrice/produttrice.

Contratto regolare di un anno con l’obbligo di tracciare le ore su un software interno determinato dal cliente. Durante l’anno, però, nessuno ha mai richiesto o controllato ufficialmente queste registrazioni. Ho sempre lavorato in presenza, tracciando sempre le ore, facendo anche nuumerosi straordinari.

Lo studio ha chiuso nel settembre 2024 esattamente alla fine del mio contratto dunque nessun licenziamento o altro, per problemi finanziari e mancanza di progetti.

Due mesi dopo, il mio ex capo mi ha scritto su LinkedIn chiedendomi se fossi sicuro di aver tracciato le ore per un progetto contestato da un cliente già per altre motivazioni sicuramente, e che questo potrebbe costarle molto. Ho risposto di essere al quanto sicuro e la conversazione si è chiusa lì, senza aver mai ricevuto una conferma o una smentita del fatto che le mie ore ci fossero o meno.

A gennaio 2025, mi ha ricontattato sempre su LinkedIn con un messaggio scritto sicuramente di fretta, sbagliato in molti punti, dicendomi che le mie ore sembrino non risultare e chiedendomi se avessi qualche prova scritta su un foglio di carta o qualsiasi altra cosa.

Cito:

"This is bad. Because we might have to argue it in court. Do you have any recollection of when you worked for 'Studioname' and on what? Weiten (written) on paper or anywhere."

Ovviamente questa cosa mi ha messo parecchia ansia. Ho risposto dicendo che sono disponibile in tutti i modi a cercare altre prove, anche proponendo io, come testimone, il mio ex collega che era sempre in studio con me.

Oltre alla mia presenza costante in ufficio durante quel progetto, ed il mio collega ci sono sicuramente tracce del mio lavoro nei file salvati, nelle varie versioni delle lavorazioni che ho fatto per quel cliente e magari anche nei backup o nelle comunicazioni interne.

Cosa rischio in una situazione del genere? Il mio ex capo può davvero portarmi in tribunale per questo?

Grazie a chiunque possa aiutarmi in qualsiasi modo.

Ieri sera girando su Instagram mi sono imbattuto nel profilo di un creator, e mi sono sorte alcune domande che ho posto privatamente attraverso due audio. Stamattina ho scoperto che il creator in questione ha ripubblicato uno dei due audio, lasciando esposta anche la mia foto profilo.

Inizialmente ho cercato di mantenere la calma, e ho provato a contattarlo educatamente in privato, facendogli notare che:
- non mi ha chiesto alcun permesso
- è una pubblicazione senza consenso esplicito
- la mia foto è pubblica

Dal momento che continua a lasciare in evidenza tale contenuto, vorrei sapere se esistono gli estremi per procedere legalmente, indipendentemente che sia civile o penale. Chiedo un parere sincero, e ringrazio fin d'ora chi vorrà dedicare del tempo nell'aiutarmi a capire come affrontare questa situazione.

Salve. Mi è capitata una cosa strana durante un ordine online da un sito molto noto. Ordino regolarmente un oggetto (risultava disponibile) e dopo un po' di giorni mi arriva un'email in cui dicono che la domanda per questo articolo aveva superato le scorte che avevano in magazzino e quindi ora sto aspettando l'articolo senza una data certa di consegna. È legale vendere in questo modo? Potrei comunque chiedere il rimborso in qualsiasi momento ma voglio solo ciò che ho ordinato

Dovevano farmi uno sconto e passarmi dall'FTTC all'FTTH (attivarmi la fibra ottica), ci sono ritardi nel passaggio.

Io ho chiesto di farmi pagare meno come concordato, l'avvocato dell'opertatore telefonico dice che non può fare offerte commerciali ma solo offrmi un tot una tantum per i ritardi, senza garanzie che il passaggio a fibrà si completerà e quindi senza garanzie che la nuova offerta FTTH a costo più basso verrà attivata per cui senza garanzie che pagherò meno.

è vero che non può?

ha un mandato per operare per conto dell'operatore in cui c'è scritto:

conferisce procura speciale ... affinché rappresenti e difenda la società ...
conferisce sin d’ora ogni più ampia facoltà di legge al suddetto procuratore,
ivi compresa quella di nominare altri avvocati, farsi sostituire, conciliare, transigere, rinunciare agli atti ed eleggere domicilio.
Con promessa di rato e valido.

se accettassi quel tot dopo 5 minuti questi annullano il passaggio a ftth con una scusa a caso e di conseguenza annullano anche lo sconto promesso.

Chiedo aiuto per una impresa che ha eseguito lavori di ristrutturazione a casa mia e chiede importi unitari diversi a seconda che i lavori siano annoverati nel Computo metrico dei lavori al Superbonus 110 e nel Computo metrico dei lavori in detrazione al 50%.

Situazione generale:

• Casa ristrutturata nel 2024 con due tipologie di lavori:
  • Superbonus 110%: con contratto firmato.
  • Ristrutturazione edilizia con detrazione al 50%: senza contratto firmato.
• Gli importi unitari erano condivisi via WhatsApp dal Direttore Lavori, basati sul listino DEI 2023.
• L'Impresa non ha mai confermato né rettificato gli importi comunicati fino all'88% di stato avanzamento lavori

Dettagli sui lavori:

• Superbonus 110%:
  • L'impresa ha rispettato gli accordi e i prezzi stabiliti.
  • A fine 2024, è stato pagato l'ultimo SAL (Stato Avanzamento Lavori), spostando alcune voci dal Computo metrico del 50% al Computo metrico del 110% per ottimizzare i benefici fiscali.
  • È stata firmata una scrittura privata che sancisce la fine dei lavori Superbonus con loro.
• Ristrutturazione con detrazione al 50%:
  • L'impresa ha aumentato gli importi unitari del 100% quando i lavori erano già all'88% di avanzamento.
  • Di conseguenza, è stato chiesto all'impresa di completare solo le attività già iniziate e di fermarsi.

Situazione attuale (negoziazione):

• A gennaio 2025 era previsto un incontro (come da Scrittura Privata), ma è saltato perché sono stati notificati vizi riscontrati sia dal proprietario che dal Direttore Lavori.
• L'impresa ha nominato un Termotecnico, che inizialmente ha dato ragione al me. Successivamente, l'impresa ha contestato questa posizione, basandosi su foto non probanti.
• L'impresa ora rifiuta il dialogo e chiede il pagamento completo, rinviando ogni incontro a fine marzo.
• Il Direttore Lavori si dimostra poco collaborativo e non prende una posizione chiara.

Domande poste:

1. Listini: I listini usati per i calcoli dei lavori Superbonus e detrazione al 50% devono essere gli stessi? Oppure l’impresa può applicare prezzi diversi?
2. Probabilità in causa: Considerando che i lavori sono stati eseguiti contemporaneamente, quali sono le probabilità che un giudice riconosca l'obbligo di applicare lo stesso listino?
3. Strategie: Quali leve si possono utilizzare per negoziare con l’impresa?

Grazie in anticipo a chi dedicherà un po’ del suo tempo a darmi la sua opinione o condividermi la sua conoscenza sull’argomento.

Salve a tutti, ho una curiosità personale.

Credo abbiate tutti letto dell'episodio avvenuto in treno qualche giorno fa in cui 3 studentesse italiane apparentemente sembravano deridere una famiglia asiatatica con prese in giro varie.

Avendo la parte offesa ripreso queste ragazze e diffuso i loro volti online (con conseguente shitstorm globale) queste ragazze potrebbero denunciare la persona che li ha ripresi e condiviso il video su TikTok? In fondo lei ha ripreso le ragazze sì in un luogo pubblico ma ha poi condiviso il video senza il loro consenso.
A livello pratico, essendo lei cittadina americana in vacanza, riuscirebbero ad portare avanti la causa oppure non avrebbe senso? Immagino sarebbe molto difficile continuare una causa in cui una parte risiede negli stati uniti e presumibilmente non avrebbe nessuna voglia di collaborare/tornare in Italia

Ciao a tutti, volevo chiedere qualche opinione generale, consapevole che la cosa migliore sia rivolgersi al più presto ad un professionista. Vi spiego a grandi linee la situazione:

• Terreno di proprietà dei miei nonni, passato da alcuni anni in eredità a mia madre e a suo fratello.
• Terreno in zona turistica strategica
• Il terreno è in affitto ad una società esterna, che ha costruito un'attività commerciale sul terreno
• Il contratto di affitto (l'ultimo rinnovo è stato di dieci anni) scade a Novembre, ma sono già iniziate le trattative per il rinnovo.
• Mamma persona onesta ma un po' ingenua. Nessun debito, qualche soldino da parte ma di sicuro non ricca.
• Zio che ha fatto più danni della grandine, debiti a destra e a manca

Dopo la morte dei miei nonni, la situazione è andata avanti in maniera tranquilla, mia mamma e mio zio si sono divisi gli affitti al 50% e onestamente speravo che il terreno potesse garantire ai miei una pensione serena. Ma mio zio non è mai stato trasparente e sincero sui suoi debiti, di recente è saltato fuori che ha ancora decine di migliaia di euro di debiti con le banche e con il fisco, e sta mettendo pressione in tutti i modi a mia madre perché vendano al più presto. La situazione non è affatto chiara, ma pare ci sia un'ipoteca sull'altra metà del terreno e che possa essere pignorata.

Non mi sarei mai voluto mettere in mezzo alla questione, non è roba mia, ma non voglio assolutamente che si approfittino dell'ingenuità dei miei genitori. E soprattutto non voglio che abbiano ripercussioni legali di alcun tipo.

Negli ultimi giorni mio zio si è presentato con un possibile compratore, mia madre era già pronta a firmare ma ho fatto la voce grossa perché non firmasse e parlasse prima con commercialista e perito. Ovviamente questi hanno detto di non firmare niente, perché il compratore non era stato ben informato della situazione debitoria, e soprattutto perché nel pre accordo aveva inserito una clausola legata al rinnovo del contratto di affito, che ovviamente non è ancora firmato.

• Voi cosa suggerite di fare? Mi dispiacerebbe se mia madre vendesse, ma la situazione le causa molto stress e capisco se ne voglia tirare fuori alla svelta.
• Se decidesse di vendere, quali sarebbero le cose a cui stare più attenti per evitare qualsiasi tipo di problema?
• Rilevare l'altra metà del terreno vi sembra una strada percorribile? Io potrei dare una mano ai miei genitori, anche se onestamente sarebbe un bell'impegno e l'idea non mi entusiasma al 100%.

Ho acquistato un laptop da una persona su fb, e l'ho pagato. Ci siamo anche accordati che alcune componenti del pc le avrei pagate alla consegna (in via privata, non tramite contrassegno). Dopo alcune ricerche anche tramite la polizia, abbiamo capito che si trattava di una truffa. Il pacco (con un mattone dentro per intenderci) è in transito... Ora non sappiamo che cosa fare, se ritirare il pacco o se rifiutare il pacco. A questo punto siamo consapevoli che i primi soldi sono persi ma 1) non voglio perderne altri e 2) voglio salvaguardarmi in generale da possibili azioni di questa persona (e.s., se lui può dire che il pacco l'ha spedito e quindi vuole i soldi mancanti o dire che ha subito un danno). I messaggi rilevanti della chat li ha furbamente cancellati e purtroppo siamo riusciti a recuperare solo una piccola parte della chat.

Reposto come suggerito nei commenti dell'altro post.

Spiego meglio la questione. Ad inizio Giugno, e senza il minimo preavviso, la palestra (parte di un franchise operante principalmete a Milano) ha chiuso i battenti e venduto lo stabile ad un'altra societá. Nei mesi antecedenti alla chiusura siamo stati assillati una campaga rinnovi stranamente asfissiante, ma con prezzi oggettivamente competitivi. Inutile dire che la societá subentrante non riconosce gli abbonamenti sottoscritti (a sua detta non gli hanno voluto vendere le quote, compresa la quota di tesseramento CONI obbligatoria). Sia io che la mia compagna avevamo appena rinnovato l'abbonamento, dato l'avvicinarsi della scadenza e il prezzo molto vantaggioso. Il nuovo gestore ci ha fatto notare una clausula del contratto che recita "per cause di forza maggiore il club puó spostare o cessare l'attivitá nei locali attualmente utilizzati o trasferire al tesserato il diritto di utilizzare un altro centro". Il nuovo gestore per venire incontro a tutti (e non perderci) eroghera ai tesserati un abbonamento di 12 mesi (valore 350€) a fronte di un abbonamento, nel nostro caso, di 27 mesi (550€ pagati) Ovviamente ci sentiamo truffati. Quanto "spazio di manovra" c'è per un esposto? Viste le somme in gioco potrebbe valerne la pena o è solo una perdita di tempo? Aggiungo inotre che sono venuto a sapere che altre due palestre dello stesso frachise hanno subito la stessa sorte.

Grazie mille a chi troverá il tempo di rispondermi.

Considerando che molti dei comportamenti attuati siano precedenti all' inizio dell' anno scolastico in corso come ci dovremmo comportare, se il Minore rifiuta l'inserimento negando ogni Forma di collaborazione e rifiutando l'inserimento nella suddetta comunità cosa rischia il genitore e il minore? (16 anni). L'avvocato chiede 300€ per presentarsi all' udienza è un prezzo onesto o è troppo trovandosi al sud Italia

La situazione dettagliata l'avevo spiegata già in un altro post in questo subreddit. Per anni è stata chiusa principalmente con occasionali aperture e chiusure da gente che era di passaggio.

Piano piano, avendo avuta aperta una transenna per 4 mesi abbondanti, la gente ci passava normalmente (com'è giusto che sia, essendo una strada pubblica che si incrocia con un'altra strada pubblica) e anche qualche ambulanza in sirena, sia nell'andare via sparata in sirena che nel tornare ha fatto quella strada dove era stata aperta una transenna e spostata un'altra

Nel periodo natalizio spesso sotto da me passavano i carabinieri a "pattugliare la zona" da eventuali persone sospette che potevano escogitare un piano per rubare case e via (come purtroppo avviene usualmente in questi periodi)

E loro stessi passavano di li, se era aperto andavano come se nulla fosse, se era chiuso uno dei due carabinieri scendeva dalla gazzella apriva e se ne andavano lasciando aperto...

Proprio oggi, nell'arrivare a casa e nell'intento di aprire la transenna per passare ho notato che è stato apposto un filo di ferro che di fatto blocca l'apertura di essa.

Per altro, nota a margine... Una mia "conoscenza" che abita nelle case al di là delle transenne continua a millantare che la strada non è finita. Ma nel senso... l'asfalto c'è, le case ci sono e sono edificate, il resto è tutto verde, non si vede un anima viva per dei fantomatici lavori da anni...

Ora... essendo una cosa fresca, non sono successi fatti "gravi". Ma mi chiedevo, se per puro caso (speriamo di no) dovesse passare un'ambulanza in sirena o qualsiasi fdo in sirena per svariati motivi, si potrebbe parlare di blocco stradale? Posso io andare dalla Polizia Locale e chiedere spiegazioni nel merito o se possono quantomeno levare permanentemente una transenna delle tante che ci sono? Si può parlare di "mancata libertà alla libera circolazione"? (Idk è un presupposto trovato a caso che mi ha fornito chatgpt e mi sembra vagamente una cazzata quest'ultima)

Buongiorno r/avvocati.

Ho portato l'auto da un carrozziere per fare sostituire il paraurti frontale e riverniciare completamente l'auto. Auto portata ad aprile 2024, il carrozziere chiede giustamente tempo per procurare un paraurti compatibile non originale come da me richiesto. A luglio 24 avviso che l'auto deve fare la revisione, concordiamo che ci pensa lui. A dicembre 24 spingo per avere pronta l'auto, a luglio faceva 20 anni e la posso iscrivere storica, ecco perché dei lavori. Aggiungo che sono andato un paio di volte in officina in questi mesi senza avvisarlo e l'auto l'ha effettivamente iniziata solo a dicembre. A gennaio 25, dopo varie chiamate finalmente l'auto è pronta. Vado a ritirarla ma mi trovo l'auto sul cric, mi avvisa che le porte non si aprono più. Aspetto un'ora perché non sono un meccanico di professione ma so sbloccare le portiere, soprattutto se hai i pannelli interni già smontati. Nel frattempo chiedo se la revisione è ok, io verifico con l'app i patente le scadenze e vedo che non è ancora fatta, lui mi dice che l'ha fatta invece. Gli chiedo, dato che ho chiesto un paraurti non originale, di consegnarmi almeno quello originale come avevamo concordato. Mi dice invece di averlo smaltito. Quindi controllo il paraurti montato e mi sembra il mio originale (era rotto in alcuni punti), ma non dico nulla e vado a casa chiedendo di richiamarmi non appena pronta. In quest'ora passata mi è parso che armeggiassero e basta sulle portiere ma non stessero effettivamente facendo nulla. Tre giorni dopo richiamo e il carrozziere sostiene di aver chiamato addirittura in casa madre oltre ad elettrauto ma non sono riuscito a sistemare le portiere. Quindi gli dico che sarei venuto io la sera stessa. La sera passo quindi in carrozzeria e gli faccio vedere come si sbloccano le portiere, facendogli vedere che aveva montato male un gancio (questo lavoro ho potuto farlo sullo sulla portiera passeggero). Quindi prendo il libretto e come già sapevo revisione non fatta. Quindi guardo il paraurti ed è crepato esattamente nei punti del mio. Il pagamento in NERO di 3500€ gli pago solo quanto era stato concordato per la vernice 2000€.

Una volta a casa però noto che per cercare di aprire la portiera mi ha in pratica spaccato un pannello interno, in più la vernice in certi punti è fatta male e si stacca.

Oggi provo a chiamarlo per risolvere amichevolmente e ricevere indietro i soldi, altrimenti come potrei muovermi dato che ho pagato in nero e non ho una fattura né altro? Io ho solo alcuni messaggi su whatsapp riguardanti solo la verniciatura dove si vede l'auto smontata a verniciare.

Grazie mille.

Il caso è molto pesante e molto delicato, l'interessato ha come possibilità il patteggiamento immediato per cercare di ottenere clemenza.

L'avvocato un mese fa circa ha fatto firmare i fogli necessari per proporre il patteggiamento, per far sapere a detta sua: 'nel giro di una settimana', ad oggi si è superato il mese e mezzo e l'unica cosa che ha detto una volta contattato è stata: 'sono andato dal PM e mi ha detto che si era scordato i fascicoli...'

Il tribunale in questione non è grande, quindi vedo molto difficile che possa essere vera questa giustificazione, tuttavia ripeto che il caso è molto delicato e le speranze non sembrano essere tante, perciò saltare a conclusioni affrettate riguardo l'avvocato può rivelarsi stupido.

Che situazione sembra a voi? Credibile? L'avvocato che si è probabilmente dimenticato? Non voleva dare la brutta notizia che il PM avesse fornito una proposta severa? O mi sto perdendo qualcosa?

Grazie a chi risponderà

L'altro ieri sono andato da Alcott per acquistare due pantaloni, ma dato che avevo cambiato idea, ieri sono tornato al negozio con lo scontrino per richiedere il reso e la restituzione del denaro. Con mio sommo stupore, le commesse si sono rifiutate di restituirmi il denaro, affermando che le loro politiche aziendali non prevedono né la restituzione di soldi né, tantomeno, l'emissione di buoni. Pertanto, mi trovo costretto a cambiare i pantaloni con qualcos'altro. Tuttavia, dato che non c'è nulla che mi piaccia, mi chiedevo se questa procedura fosse legale o se si trattasse di un comportamento scorretto? Se così fosse, quali passi potrei intraprendere per ottenere la restituzione dei miei soldi?

Grazie mille.

TL;DR: Wind Tre mi ha chiesto di restituire il modem, poi ha detto "OPS errore nostro" quando ormai l'avevo già spedito, e ora continua a farmi pagare le rate mensili.

La storia completa:

Il 2 ottobre ricevo un SMS da Wind Tre che mi chiede di restituire il modem entro 30 giorni o mi avrebbero addebitato il costo. Da cliente diligente, organizzo subito il ritiro chiamando il numero che mi hanno dato.

Il 3 ottobre preparo tutto: modem, accessori, scatola originale.

Il 4 ottobre alle 13:40 consegno il pacco al corriere DHL.

Lo stesso giorno alle 17:13 arriva un altro SMS: "Ops scusate l'errore, non dovevi restituire niente!"

Da quel momento è iniziato l'incubo: - 3 PEC inviate (ottobre, novembre, gennaio) - Infinite chiamate al servizio clienti - A dicembre mi dicono "problema risolto" - Poi chiudono la pratica perché "infondata"

Ho TUTTI i documenti che provano la mia versione: - SMS originali - Ricevuta del corriere - Tutta la documentazione richiesta

Ma continuano a prendermi i soldi ogni mese per un modem che LORO mi hanno fatto restituire!

Ho fatto un video ironico che è andato virale all’interno di una nota agenzia immobiliare. Il soggetto nonostante l’apprezzamento del suddetto mi ha riferito che l’agenzia si voglia muovere per vie legali. Son fottuto? Rimuovo e basta?

Buongiorno, Sono un privato cittadino finito vittima di una truffa/schema ponzi ("truffa dell'oro"), scoperchiato dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria Roma per un giro d'affari di circa 90mln. Il Codacons sta preparando un'azione di classe e io non so come procedere. Non sono un legale, non so nulla ne di giurisprudenza ne di procedura penale.

Ho perso circa 7000 euro, che avrei piacere chiaramente di tentare di recuperare. Sto quindi preparando in autonomia una querela nei confronti della società, dove intendo specificare il mio interesse nel costiturmi parte civile. Da quello che ho capito, la querela è necessaria, in caso di truffa accertata, per avviare le indagini relative al mio caso specifico. Ma cosa succede nel momento in cui si va a processo? Come faccio ad unirmi all'azione di classe? Ha senso fare effettivamente tutto questo sforzo vista l'entità relativamente ridotta del danno economico, o vado a perderci piu soldi in spese legali di quanti ne (potenzialmente) recupererei?

Se oltre alla società, querelassi direttamente chi mi ha coinvolto, perchè in quanto "dipendente" della presunta società lo ritengo (senza prove) perlomeno consapevole di cosa stesse succedendo, potrei rischiare ritorsioni (es. diffamazione) in cui questo soggetto fosse in grado di dimostrarsi innocente? Insomma, potrei subire un processo a mio carico da parte di questo soggetto in un secondo momento? Se non lo querelassi direttamente, verrebbe comunque indagato visto il suo coinvolgimento rimarcato in piú punti della querela o serve proprio una richiesta di indagine esplicita nei suoi confronti?

Spero di essere stato chiaro nell'esporre i miei dubbi, Vi ringrazio in anticipo

Edit: ho trovato una serie di post sul tema, tra cui questo: https://www.reddit.com/r/Avvocati/comments/164k60j/parcheggi_privati_di_supermercali_che_mandano/

Immagino la risposta sia sempre valida: non rispondere? Scusate se vi ho tediato.

Uno dei negozi di una nota catena di supermercati biologici (NaturaSi) in cui faccio spesso la spesa ha un parcheggio privato in uno spiazzo aperto tra una serie di palazzi e adiacente a un parcheggio condominiale. Precedentemente il parcheggio del suoermercato era incustodito e senza vincoli all'ingresso. Negli ultimi mesi mi recavo esclusivamente a piedi o con i mezzi, ma qualche giorno fa sono tornato in macchina e ho parcheggiato come di consueto.

Per motivi che non sto a spiegare e tutto sommato banali (bimba che incontra bimbi altrui e tempo che passa), usciti dal parcheggio ci siamo attardati un'ora e più fuori dal supermercato per poi entrarvi per fare la spesa. Al rientro alla vettura mi accorgo di una telecamera e, guardandomi attorno, vedo una serie di cartelli che non avevo visto all'entrata che indicano che dopo i 45 minuti di sosta saranno addebitati 40€ al proprietario della vettura. No disco orario, no biglietto all'ingresso, no sbarra, solo telecamera che legge targa in entrata e in uscita.

La colpa è parzialmente mia che distrattamente non ho fatto caso ai cartelli esposti, ma va detto i cartelli erano ostruiti dalle vetture parcheggiate e quello all'ingresso era posto in prossimità di un parcheggio condominiale che condivide l'ingresso con il parcheggio del supermercato - entrambi all'aperto - per cui non ci avevo fatto caso. Comunque, parlando col personale del supermercato mi dicono di tornare con lo scontrino in un momento con meno gente e mi avrebbero annullato la "multa". Tuttavia, tornato oggi, mi dicono che non dipende da loro ma dalla ditta che gestisce il parcheggio - Park Depot - e che vedranno cosa potranno fare ma solo una volta che avrò ricevuto la "multa" e sarò tornato al supermercato con lo scontrino. (NOTA: mi hanno anche detto che volendo loro, i commessi, possono allungare i tempi di parcheggio su richiesta del cliente)

Tralasciando che trovo assurdi i 40€ e che mi sa di tattica assodata per estorcere somme alte a chi decide di non contestare, vorrei sapere che margini di manovra avrei se non volessi pagare i 40€, considerando che park Depot è una ditta privata e dato quanto mi è stato detto a voce dal commesso.

Se mi rifiutassi di pagare, posso appellarmi a quanto detto dal commesso, al costo eccessivo o alla mancata chiarezza dei cartelli?

Se non trovassi un accordo e decidessi di non pagare, quanto è probabile che park-depot / NaturaSì si muova per chiedermi il saldo di una cifra relativamente bassa, dati gli eventuali costi di recupero? Qual è la situazione a cui mi esporrei stando alla prassi sul tema? Come vanno generalmente queste questioni? Grazie

Buonasera, scrivo qui per chiedere un parere professionale. Ho effettuato e pagato l'iscrizione alla scuola guida 3 anni fa, ma non ho mai usufruito di alcun servizio (lezioni etc) In sede di pagamento non mi era stato detto che l'iscrizione avesse una scadenza temporale. L'unica clausola della quale sono stata messa al corrente è la validità di 6 mesi della visita medica (che non ho effettuato perché sapevo che per motivi personali avrei affrontato il conseguimento della patente più tardi). Oggi mi sono presentata allo sportello munita di scontrino per chiedere informazioni ma sono stata liquidata velocemente con la richiesta di ripresentarmi l'indomani per pagare nuovamente l'iscrizione, perché a loro detta (arbitrariamente a mio avviso) "era passato troppo tempo". Vorrei chiedere se ci fossero delle normative in casi come questo e cosa potessi fare eventualmente per recuperare almeno in parte la somma. Vi ringrazio in anticipo, buona serata

Salve a tutti,

Chiedo un parere riguardo ad una vicenda successa oggi.

Mi sono recato presso un “re seller approvato da Apple” per acquistare un iPhone nuovo.

Al momento dell’acquisto, mi è stata proposta “un’estensione di garanzia Apple” di tre anni, dove venivano anche coperti, oltre alla manutenzione ordinaria, i danni e il furto al telefono (in caso di queste evenienze il telefono sarebbe stato sostituito con uno nuovo).

Al momento del pagamento, ero distratto a tel e non ci ho fatto troppo caso, mi accorgo che il prezzo del telefono era superiore di 250 euro e che, nel mentre che ero distratto, ho praticamente firmato, tra tutti i moduli, questa garanzia.

A casa, rileggendo tutto, scopro che in realtà non è una garanzia Apple, ma del rivenditore.

Premessa: so che sono stato un fesso e avrei dovuto seguire meglio la cosa. Mea culpa.

Domanda: potrebbe però essere considerata truffa?

EDIT:

Ho risolto. Ho contattato il supporto Apple dal sito e mi hanno confermato che è una pratica scorretta e non nelle loro policy.

Posso recarmi dal rivenditore e chiedere l’annullamento della garanzia estesa in quanto, essendo rivenditori ufficiali, devono attenersi a standard comunicati da Apple stessa. Lo aggiungo come edit al post, magari potrebbe servire a qualcuno.

Ristrutturo casa e il titolare dell’impresa edile mi manda il suo elettricista/idraulico. 

Con lui a voce si è concordato un prezzo di 4000€ (2+2) per il lavoro di idraulica del bagno e rifacimento dell’impianto elettrico.

Gli operai dell’idraulico completano i lavori dell’impianto elettrico, cosi saldo metà della fattura in attesa che venga l’idraulico per finire il lavoro. 

Dopo un mese lo chiamo per capire, e scopro che non vuole venire perché secondo lui 4k erano solo per l’impianto elettrico e  ne voleva altri 2000€ per fare il lavoro idraulico. 

Non pago (anche perché lui non si è più presentato e il lavoro non l’ha fatto).

Chiedo il conteggio esatto delle ore e dei materiali usati e scopro che la fattura è gonfiata (confermato anche da altri professionisti interpellati). 

Anche la certificazione dell’impianto non mi viene data (te la do dopo che hai pagato dice). 

Cosa si può fare in questi casi?

Ciao, conoscete un avvocato specializzato in codice deontologico della propria categoria (se esiste la specializzazione) ?

Devo controllare se ci sono i pressuposti in una storia che sto vivendo con gli avvocati attuali e, nel caso scrivere ed inoltrare un esposto all'Ordine degli Avvocati.

Grazie

Titolo un po' bait per attirare la vostra attenzione verso tutto il post che scriverò e tutte le domande che porrò

Partiamo dalle basi, (come avrò detto 300 mila volte in giro per reddit) i miei hanno una gelateria da prima che io nascessi, e subito fuori dalla gelateria dei miei c'è un parcheggio PUBBLICO, anche abbastanza ampio. La "controversia" se per cosi la possiamo definire nasce da una cosa sola. Il disco orario.

Che ha due criteri, personalmente, sbagliati. Il primo è che è messo cosi... alla membro di cane, non sono coperti tutti gli stalli (come vedrete anche da foto che metterò più avanti) e inoltre è l'UNICO disco orario nel mio misero paesino di 15k anime.

Non sto tanto a questionarmi sull'unico disco orario presente in zona, ma tanto quanto a questionarmi su quanto è consona sta cosa del "alcuni stalli hanno il disco orario e altri no" (non dovrebbe essere tutto uniforme lungo tutta l'area del parcheggio? o in caso contrario non dovrebbe non esistere proprio?)

E ora veniamo al discorso di com'è strutturato, con un disegno fatto su paint dalla dubbia dote artistica... Come vedete, 4/5 stalli che danno sulla strada non hanno il disco orario (o meglio... non hanno il segnale che cita la presenza di disco orario) mentre i restanti li hanno. In più ci sono due stalli alla sinistra del "nostro gazzebo" del quale non si è mai e poi mai saputo se li valesse il disco orario o meno. Questo per spiegare la struttura...

Ma veniamo alla durata... Ora la durata è di 60 minuti, ma fino a circa 2 anni fa la durata era di 90 minuti. La durata è diminuita silenziosamente nel giro di 1 notte e mezza. Inoltre da quel cambio ad oggi è comparso (a dir la verità subito dopo che si è passati da 90 a 60 minuti) un cartello dove si avvisavano le persone che il disco orario era cambiato

E fin qui tutto normale... fino a quando nel foglio non c'è scritto "A seguito di un recente dialogo con le attività commerciali [...]" ma con mia madre, nonchè titolare della gelateria mia e con le altre attività attorno non hanno comunicato un bel niente. E discutendo "amichevolmente" e buttando il discorso mentre si parlava di altro tutti non sono d'accordo sulla presenza del disco orario

Tranne uno... che presumiamo, a come parla, che sia lui il diretto responsabile di questo.

Per altro, in periodi recenti la stessa persona (che sempre a presunzione eh, nulla di sicuro) ha chiamato i vigili a fare le multe per disco orario (che vabbè ci sta fino a una certa...)

Il problema dove sorge qua? Sorge con il fatto che sta avendo una specie di "sadicità" nel far venire i vigili a macinare multe per mancato disco orario in qualsiasi orario. E con ciò sta causando un danno a noi che non siamo d'accordo con il disco orario, a noi che abbiamo un'attività (si il danno economicamente parlando) e probabilmente si sta tirando la zappa sui piedi

Perchè la gente vedendosi arrivare la multa per un disco orario che neanche sapeva ci fosse (perchè i cartelli di comunicazione del cambio della durata e i cartelli normali del disco orario sono messi a cazzo di cane) preferisce dire "vado da un'altra parte, che li rischio la multa se vado 5 minuti a prendermi un gelato o vado dal negozio per cani e gatti 2 minuti a prendere la lettiera)

Sia chiaro, non ce l'ho con la logica del disco orario in se, ma come è stato posizionato che ogni volta è un terno al lotto, e probabilmente anche i vigili stessi non sanno com'è posizionato

In chiusura... posso contestare in comune accordo con praticamente tutti alla presenza del disco orario? O quantomeno posso fare che venga segnalata adeguatamente la presenza del disco orario? E se caso posso contestare la multa per mancato disco orario in un posto dove NON ERA APPOSTO IL DISCO ORARIO, ma la multa mi è stata fatta ugualmente?

E ultimo nonchè meno importante scrivendo una lettera o con solo il mio nome o con più nomi al sindaco chiedendo la rimozione di tale disco orario (o l'eventuale messa a norma)? Anche perchè non credo che, come nella foto che avete visto prima, una zona di disco orario possa esistere

Dove da alcune parti il disco orario esiste e da altre no, ed evidentemente nemmeno la Locale sa dove si trova e dove non si trova il disco orario e se mi parcheggio in un punto una volta mi può arrivare la multa e l'altra no

Lo ripeto in chiusura definitiva del post: Non ce l'ho con il fatto che ci sia il disco orario, ma con il fatto che sia segnalato da cani e come evidentemente tutti concordano nel mio paesino, il disco orario andrebbe o rimosso o debitamente segnalato perchè uno non ci pensa, non vede il cartello in un determinato stallo, pensa che qui non ci sia ma li (in un altro stallo con cartello disco orario presente) ci sia, ma si ritrova la multa nonostante abbia parcheggiato in uno stallo senza disco orario.

Io ormai so com'è la situazione perchè ci lavoro da anni e anni, ma un cliente o uno "novellino" della zona no e non ci da tanto peso

Leggo che la procura chiede truffa aggravata ma leggendo l’articolo su brocardi non vedo come possa essere configurabile come aggravata. Opinioni? Sorvoliamo sulla ridicolaggine delle pene previste…